Concorso assistenti giudiziari, sospeso dal Tribunale di Firenze

Pubblicato il 05 giugno 2017

Rimessione in termini per i cittadini stranieri

La procedura concorsuale in corso per l’assunzione a tempo indeterminato di 800 assistenti giudiziari - Bando pubblicato in G.u. n. 92 del 22 novembre 2017è stata sospesa in via cautelare dal Tribunale di Firenze, sino alla conclusione del giudizio di merito, così da permettere ai cittadini stranieri di essere rimessi in termini per la presentazione della domanda e partecipare, con riserva, al concorso, alle prove preselettive e, se superate, a quelle selettive.

Il Tribunale fiorentino, Sezione lavoro, ha dunque accolto il ricorso ex art. 700 c.p.c. di una cittadina albanese in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo, unitamente all'Associazione “L’altro diritto Onlus Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità”, con cui si deduceva la natura discriminatoria dell’art. 3 predetto Bando di concorso, che impone il requisito della cittadinanza italiano per l’accesso alla selezione pubblica.

La ricorrente, in particolare, esponeva di aver presentato nei termini la domanda di ammissione alla selezione (per la quale presentava tutti i requisiti, eccetto la cittadinanza italiana) e di aver contestualmente sollecitato il Ministero a rimuovere la clausola discriminatoria ed a prorogare la scadenza dei termini, in modo da consentire ai soggetti privi di cittadinanza esclusi di presentare domanda. Non avendo avuto riscontro, si era dunque rivolta al Giudice ordinario.

Profilo assistente giudiziario non è esercizio di pubblici poteri

Il quadro normativo nazionale (D.Lgs. n. 165/2001 come modificato con Legge europea n. 97/2013) – premette il Giudice fiorentino – stabilisce che i cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno, possono accedere si posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implichino esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero che non attengano alla tutela dell’interesse nazionale.

Orbene il profilo di assistente giudiziario rappresenta un’attività di tipo ausiliario, preparatorio che, sebbene comporti la partecipazione obbligatoria al funzionamento dell’Amministrazione della giustizia, non costituisce intervento diretto e specifico all'esercizio di pubblici poteri, in quanto i contatti con l’autorità giudiziaria lasciano comunque inalterati i poteri di valutazione e di decisione di stretta permanenza di quest’ultima.

Requisito necessaria cittadinanza italiana, natura discriminatoria

Per cui – conclude il Tribunale con ordinanza del 27 maggio 2017 – una volta appurato che il profilo professionale interessato non implichi l’esercizio di pubblici poteri a tutela dell’interesse nazionale secondo la nozione comunitaria, non può non rilevarsi la natura discriminatoria del suindicato art. 3 Bando per assistente giudiziario, nella parte in cui richiede quale requisito partecipativo, il necessario possesso della cittadinanza italiana. Ne consegue dunque l’inapplicabilità per incompatibilità con il diritto comunitario.

Diario prove scritte rinviato

Contestualmente alla predetta decisione, con provvedimento del 26 maggio 2017, il Ministero della giustizia ha decretato il rinvio della pubblicazione del diario delle prove scritte del concorso per 800 assistenti giudiziari. Le relative date, il luogo e le modalità di svolgimento delle stesse, saranno resi noti in Gazzetta ufficiale il 6 giugno 2017, dove si darà comunicazione della nuova data, in caso di eventuale ulteriore rinvio.

 

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