Una moratoria di quasi tre mesi. E' quella concessa dall'INPS per "rispondere" alle note di rettifica emesse dall'Istituto e finalizzate alla regolarizzazione delle posizioni irregolari. Servirà alle aziende e ai professionisti di avere più tempo a disposizione per le necessarie verifiche e per mettersi in regola, ma saranno utili anche all'Istituto per raccogliere nuovi elementi utili alla valutazione finale della pratica.
La notizia giunge con comunicato stampa del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro del 26 febbraio 2021.
Il Direttore Generale dell’INPS, Gabriella Di Michele, con una lettera, ha reso noto che l'Istituto concederà una proroga di 90 giorni per dare riscontro alle note di rettifica già inviate e relative a posizioni che risultano contabilmente non definite.
Viene pertanto accolta la richiesta avanzata, il 25 febbraio scorso, dalla Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, Marina Calderone, che aveva rappresentato le difficoltà operative in cui versano i professionisti, aggravate anche dal perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Questi tre mesi (circa), oltre ad agevolare aziende e professionisti, consentiranno all’Inps di verificare i contenuti delle note di rettifica nonchè la corrispondenza con eventuali elementi forniti per il tramite del "Cassetto Previdenziale".
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro si è dichiarato inoltre disponibile ad avviare con l'INPS una interlocuzione al fine di affrontare insieme le eventuali criticità legate ad adempimenti e scadenze dei prossimi mesi. Tra queste, evidenziano i Consulenti del Lavoro, rivestono particolare urgenza i procedimenti di verifica della contribuzione sui massimali retributivi notificati alle aziende nell’ultimo mese.
“Siamo soddisfatti di questo slittamento dei termini di scadenze concesso dall’Istituto", ha dichiarato Marina Calderone. "L’avvalersi del prolungamento dei termini eviterà che eventuali ritardi, legati anche alla contemporanea scadenza di altri adempimenti, possano pregiudicare la corretta istruttoria e accettazione delle pratiche di cassa integrazione che i Consulenti del Lavoro stanno gestendo ormai da un anno”.
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