E’ stato diffuso, sul sito del ministero della Giustizia, il decreto dirigenziale con le indicazioni operative per accedere al nuovo strumento della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa, procedura che – si rammenta - sarà operativa a partire dal 15 novembre 2021.
Il Decreto dirigenziale - reso disponibile e consultabile, il 30 settembre, sul sito istituzionale Giustizia - recepisce il documento predisposto nell’ambito dei lavori della Commissione di studio appositamente istituita dalla Guardasigilli, Marta Cartabia, con decreto 22 aprile 2021.
Il provvedimento, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 3, commi 2 e 4 del recente Dl n. 118/2021, definisce il contenuto della piattaforma telematica nazionale e reca indicazioni sulla lista di controllo particolareggiata, con le regole per la redazione del piano di risanamento e per la analisi della sua coerenza, e sul test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento.
Nel testo è disciplinato anche un protocollo di conduzione della procedura di composizione negoziata ed è disciplinata la specifica formazione al cui possesso è subordinata l’iscrizione nell’elenco degli esperti indipendenti.
Il test pratico, in primo luogo, ha come finalità quella di permettere una preliminare valutazione della complessità del risanamento, utilizzando il rapporto tra l’entità del debito oggetto di ristrutturazione e quella dei flussi finanziari liberi che possono essere posti annualmente al suo servizio.
Sarà possibile svolgere il test mediante l’esame dell’indebitamento e i dati dell’andamento economico attuale, depurato da eventi non ricorrenti.
Sono inoltre definite, tramite la lista di controllo particolareggiata (check-list), le indicazioni operative utili a consentire, all’imprenditore che intende accedere alla composizione negoziata, di redigere un piano di risanamento affidabile. La check-list servirà anche all’esperto per un'analisi sulla coerenza del piano.
La redazione del piano di risanamento presuppone la presenza di minimi requisiti organizzativi e la disponibilità di una situazione economico patrimoniale aggiornata, dovendo muovere dalla situazione in cui versa l’impresa e dalle sue cause individuate in modo realistico.
Nel documento, come detto, è disciplinato anche un protocollo con l’indicazione operativa delle prescrizioni normative contenute nel DL e in cui vengono recepite alcune buone pratiche per la soluzione concordata della crisi.
Tra i vari passaggi utili all’esperto, la verifica dell’indipendenza e accettazione dell’incarico, la valutazione del test pratico di ragionevole perseguibilità del risanamento, l’analisi della coerenza del piano di risanamento con la check-list e delle linee di intervento, la gestione dell’impresa in pendenza della composizione negoziata, lo svolgimento delle trattative con le parti interessate e la formulazione delle proposte.
Un'ulteriore sezione del testo è dedicata alla formazione degli esperti indipendenti.
In essa sono definite le linee guida per una formazione unitaria di tutte le categorie professionali e dei manager, formazione al cui possesso è subordinata l’iscrizione nell’apposito elenco.
Sono indicate, così:
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