E' stato fissato, dal ministero dello Sviluppo economico, l'importo per diritti di segreteria della composizione negoziata della crisi: l'impresa che propone istanza di attivazione della procedura è tenuta a versare 252 euro per singola pratica.
Si tratta di un costo "standard unitario" che non comporta ulteriori oneri oltre a quelli già previsti dal Decreto-legge n. 118/2021.
E' quanto dispone il Decreto del ministero dello Sviluppo Economico del 10 marzo 2022, adottato di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1° giugno 2022.
I diritti di segreteria, ai sensi di quanto disposto dall'art. 5, comma 8-bis, del menzionato Dl, sono destinati alla copertura dei costi che gravano sulle Camere di commercio per consentire il corretto funzionamento della procedura di composizione negoziata della crisi di impresa.
Procedura, questa, che prevede la presentazione dell'istanza con relativa pre-istruttoria, la nomina dell'esperto e l'accompagnamento nella composizione della crisi, con i conseguenti possibili esiti, dall'archiviazione fino alla liquidazione del compenso dell'esperto.
Ai fini dell'individuazione dell'importo sono stati considerati i costi generali di funzionamento, stimati in circa 42mila euro per ciascuna Camera di commercio, e il numero di istanze che si presume giungeranno alle 60 Camere a regime, stimato in circa diecimila istanze annuali.
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