Compensazione crediti: valide le notifiche delle cartelle fino al 31/12/2012

Pubblicato il 11 maggio 2013 Ampio lavoro della commissione Bilancio della Camera sugli emendamenti presentati al decreto sui debiti della Pa (D.L. n. 35/2013); il 13 maggio dovrebbe chiudersi l'esame delle ultime modifiche richieste e poi il testo dovrà passare all'Aula.

Di rilievo, si segnalano gli emendamenti proposti da Maurizio Bernardo e Marco Causi, relatori al dl 35/2013: tra questi uno riguarda l'inserimento della data del pagamento nella certificazione dei crediti ed un altro l'ampliamento del termine entro il quale deve avvenire la notifica delle cartelle di pagamento per la compensazione dei crediti che passa dal 30 aprile al 31 dicembre 2012.

Novità anche per il Durc: l'accesso al documento di regolarità contributiva viene ammesso già dal momento in cui le imprese sono dichiarate idonee ad ottenere la compensazione. Ciò significa che non devono più attendere il termine della procedura di compensazione per poter di nuovo partecipare alle gare di appalto.

Un altro emendamento dei relatori obbliga le società in house a dirigere i pagamenti ricevuti in base al D.L. n. 35/2013 al ripianamento dei loro debiti.

Sarà istituita una sorta di anagrafe della spesa degli enti pubblici; infatti ogni 30 aprile, le Pa dovranno indicare tutti i debiti scaduti e non ancora onorati alla data del 31 dicembre dell'anno precedente.

Infine si annunciano novità per il primo versamento Imu. Un emendamento all'art. 10 del D.L. n. 35/2013, stabilisce di versare la prima rata, il 17 giugno 2013, sulla base delle aliquote e delle detrazioni del 2012. In pratica, vanno considerate le aliquote impiegate per il saldo di dicembre 2012. Invece, per quanto riguarda la rata di saldo, a dicembre 2013, la modifica prevede che avvenga in base agli atti pubblicati dai Comuni alla data del 16 ottobre (invece che il 16 novembre); gli enti possono inviare le deliberazioni contenenti le riduzioni o gli aumenti delle aliquote fino al 9 ottobre, invece che fino al 9 novembre.

Per la ventilata ipotesi di sospensione dal pagamento dell'acconto per la prima casa occorre attendere gli interventi promessi dal nuovo Governo per metà settimana.
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