Collegio sindacale, il patrimonio diventa netto
Pubblicato il 11 novembre 2011
La misura che prevede il sindaco unico al posto del collegio sindacale nelle società per azioni – recata dal maxiemendamento al Ddl stabilità per il 2012 - allarma i commercialisti, anche se meno rispetto a ieri.
Con un aggiustamento dell’ultim’ora, la misura permetterà che nelle società per azioni con patrimonio netto o ricavi che non superino il milione di euro il collegio sindacale possa essere sostituito da un unico sindaco iscritto nel registro dei revisori legali.
Il testo del maxiemendamento approvato dalla Commissione bilancio del Senato continua l’iter veloce.
Il presidente Cndcec, Siciliotti, che ieri aveva inviato una lettera aperta sottoscritta da tutte le sigle sindacali di categoria al presidente Napolitano, dichiara: “
spostare l’ago della bilancia dal capitale sociale al patrimonio netto o al reddito non ci fa stappare lo champagne. La ratio resta sbagliata. Si riduce solo il danno”.
Tuttavia, la bilancia si sposta non di poco.
Le parole del presidente Odcec Milano, Solidoro, che commentano la modifica, offrono il quadro dell’intervento: “
Si cambia significativamente. Perché con il problema italiano della sottocapitalizzazione delle società, realtà troppo grandi sarebbero sfuggite al controllo collegiale. Limitare, invece, il controllo semplificato a un patrimonio netto sotto il milione di euro restringe fortemente la platea delle aziende interessate”. Nonostante l’aggiustamento significativo resta, a detta dello stesso, l’allarme sul depotenziamento dei controlli.
La nuova formulazione dovrebbe aver effetto anche sui parametri delle Srl, con l'applicazione analogica delle norme sulle società per azioni, in virtù del quinto comma, parte prima dell'articolo 2477 Cc.