Collegate, doppia prova per le Cfc

Pubblicato il 07 maggio 2008 L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 187 del 5 maggio 2008, risponde all’istanza d’interpello di una società italiana che partecipa a una società con sede legale a Cipro e stabile organizzazione a Dubai. Nella risoluzione l’Agenzia, in merito ai requisiti per disapplicare la normativa sulle Cfc (collegate estere), afferma che non basta la dimostrazione dell’effettiva attività svolta dalla stabile organizzazione localizzata in paradisi fiscali nel caso che anche la casa madre sia situata in un paese black list, ma l’esimente dovrà essere dimostrata anche per quest’ultima. Inoltre, la clausola che impone la distribuzione degli utili a fine periodo non è idonea a garantire che dalla localizzazione della società non si ottenga l’effetto del dirottamento dei redditi in paradisi fiscali.
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