I tirocinanti che aprono la partita Iva, per svolgere attività similari a quella professionale, saranno tenuti ad iscriversi alla Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc).
Per effetto della delibera che introduce l’obbligo nello Statuto dell’Ente, approvata all’unanimità dall’assemblea dei delegati e in attesa del nulla osta dei ministeri vigilanti Economia e Lavoro, gli interessati dovranno versare alla Cassa il 12% del dichiarato, senza un minimo annuale.
È stata approvata, inoltre, anche la delibera che elimina per i commercialisti che fatturano alla società tra professionisti (StP), di cui fanno parte, la doppia contribuzione integrativa sul volume d'affari prodotto.
Con la modifica, l’Ente rimedia alla disparità di trattamento tra tirocinanti senza partita Iva, che possono iscriversi alla Cassa già durante il tirocinio e prima di fare l’esame di Stato, e i tirocinanti con partita Iva per i quali esisteva l’obbligo di iscriversi all’Inps, gesione separata.
Dopo le modifiche, i tirocinanti con partita Iva, dunque, non dovranno più iscriversi all’Inps - gestione separata, con pagamento del contributo del 25% - per poi, superato l’esame di Stato, cancellarsi e iscriversi al Cnpadc.
L’iscrizione darà l’accesso ad alcune iniziative di welfare.
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