Il Consiglio Nazionale Forense ha manifestato il proprio auspicio a che i giudizi continuino a svolgersi secondo le modalità più appropriate all’oggetto e alla fase del singolo processo, “privilegiando la celebrazione dell’udienza in presenza in tutte le ipotesi in cui il confronto immediato e contestuale sia necessario per la delicatezza degli interessi in gioco o per le attività da svolgere”.
Parimenti, l’augurio del CNF è che non si rinunci a utilizzare la celebrazione da remoto o in forma scritta, ossia forme alternative che, se concordate o rimesse a valutazioni condivise nonché disposte nel rispetto dei presupposti oggettivi e soggettivi prescritti per legge, “appaiono sicuramente idonee allo scopo di evitare situazioni di rischio per la salute e, più in generale, ad alleggerire i tempi di processi spesso troppo lunghi e farraginosi”.
E’ quanto si legge in una nota pubblicata sul sito del Consiglio Nazionale Forense in occasione della Giornata europea della giustizia civile del 25 ottobre, con cui si è voluta richiamare l’attenzione sulle difficoltà che gli avvocati stanno affrontando e i cittadini subendo a causa del limitato funzionamento della giurisdizione nel difficile momento che il Paese sta attraversando.
Nella nota sono altresì sottolineate:
Per finire, il CNF si palesa come “impegnato a dare un contributo affinché il Recovery Plan possa costituire l’occasione per una riforma strutturale del sistema della giustizia civile che ponga finalmente al centro la persona e il suo bisogno di tutela”.
Si segnala che, nei giorni scorsi, sempre nell’ambito della normativa emergenziale Covid, il CNF ha elaborato, per tramite del proprio Ufficio Studi, una scheda, la n. 54/2020 del 22 ottobre 2020, dedicata a “Modalità di svolgimento delle riunioni e ricorso al lavoro agile nelle Pubbliche Amministrazioni - Remotizzazione del processo e del lavoro del personale (di magistratura e dipendente) del Ministero della Giustizia”.
La Scheda è stata elaborata alla luce delle previsioni di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 ottobre 2020.
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