Cndcec richiesta proroga versamenti. Mef differimento di 20 giorni

Pubblicato il 27 maggio 2019

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, sottolineando i ritardi accumulati nella messa a punto degli strumenti necessari all’applicazione dei nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale, chiede di prorogare i termini di versamento delle imposte e quelli per l’adesione al servizio di consultazione delle fatture elettroniche, oltre che confermare la possibilità di invio tramite Pec dei moduli di conferimento delle deleghe per l’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica.

In due distinte missive inviate rispettivamente al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, e al Capo Divisione Servizi dell’Agenzia delle Entrate, Paolo Savini, il presidente del Cndcec, Massimo Miani, si fa portavoce del disagio che l’intera categoria sta attraversando dato che “la definizione dell’ambito di applicazione e dei requisiti di accesso ai benefici premiali previsti è stata effettuata soltanto il 10 maggio e che per determinare il punteggio di affidabilità di ciascun contribuente, oltre ai dati indicati nel modello ISA, sono necessari gli “ulteriori dati” che non sono stati ancora resi disponibili all’interno dell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate”.

Inoltre, tenendo conto anche “dell’attuale indisponibilità degli stessi applicativi necessari per la determinazione del punteggio di affidabilità fiscale” Miani evidenzia “la necessità di disporre un congruo differimento dei termini di versamento delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta sul valore aggiunto in scadenza il 1° luglio”.

Ritardo Isa, possibile la proroga immediata di 20 giorni

La risposta del MEF non si è fatta attendere. Dovrebbe, infatti, essere già pronto uno schema di Dpcm che sposta il termine per i versamenti di circa 3,5 milioni di partite Iva soggette ai nuovi Isa dal 1° al 20 luglio 2019. Il termine, cadendo di sabato, slitterebbe, poi, automaticamente al 22 luglio per ciò che riguarda la prima chiamata; per quanto riguarda, invece, la possibilità di un ulteriore spostamento in avanti, con la maggiorazione aggiuntiva dello 0,40%, il termine finale sarebbe quello del 21 agosto, considerando i trenta giorni successivi alla nuova scadenza.

In realtà, l’auspicio dei commercialisti andava un po' oltre. La categoria, infatti, ritiene "del tutto insufficiente un intervento tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che consentirebbe un differimento dei termini di versamento ‘per un periodo non superiore ai primi venti giorni’, dovendo anche avere il tempo necessario per ‘familiarizzare’ con il nuovo strumento e illustrarlo ai propri clienti”.

La richiesta è dunque di "un intervento di natura normativa che disponga, con il necessario anticipo rispetto all’attuale scadenza, la proroga dei termini di versamento al 30 settembre 2019”.

Tutto ciò troverebbe giustificazione anche in un emendamento al Decreto crescita, con il quale si richiede il differimento dei termini di presentazione delle dichiarazioni delle imposte sui redditi e dell’Irap al 30 novembre, già con riferimento alle prossime dichiarazioni relative al periodo d’imposta 2018.

Proroga a parte, il nodo poi da sciogliere sarebbe anche un altro e riguarderebbe l’ambito di intervento della proroga stessa. Alla ripresa dei lavori parlamentari, dopo la pausa per il voto europeo, si dovrà, infatti, decidere se la proroga – come richiesto dai professionisti – interesserà tutti i versamenti che devono effettuare le imprese soggette agli studi di settore o, invece, solo quei soggetti che dovranno, a seguito dell'applicazione degli Isa, aumentare il reddito dichiarato e procedere agli adeguamenti.

Cndcec, rinvio richiesto anche per aderire al servizio di consultazione delle e-fatture

I problemi evidenziati dai commercialisti non riguardano solo gli Isa, ma anche la gestione delle deleghe per l’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica e il nuovo servizio di Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici, che l'Agenzia delle entrate dovrebbe mettere a disposizione dal prossimo 31 maggio.

Con riferimento a quest’ultimo servizio, i commercialisti evidenziano l'inadeguatezza della data, fissata per effettuare l'adesione al 2 settembre 2019, chiedendo che il termine per effettuare l’adesione al nuovo servizio di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” sia differito al 31 ottobre 2019.

Secondo Miani, infatti, considerata la chiusura di molte attività per gran parte del mese di agosto, "l’attuale termine del 2 settembre costringe i professionisti a raccogliere le deleghe dai propri clienti entro la fine di luglio, in un periodo già molto impegnativo per i numerosi adempimenti in scadenza".

Inoltre, al riguardo auspicano anche che venga confermata la possibilità di invio tramite PEC dei moduli di conferimento delle deleghe per l’utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica.

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