Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha deliberato di dotarsi di una Piattaforma per l’invio e la ricezione di fatture elettroniche, da mettere a disposizione dei propri iscritti e, a loro volta, dei loro clienti.
Lo annuncia lo stesso Cndcec con informativa n. 75/2018 dell’8 ottobre 2018, con la quale si apprende che da lunedì 17 settembre è stata avviata la procedura che prevede la fornitura, da parte dell’aggiudicatario, di una Piattaforma personalizzata, che sarà messa a disposizione dei commercialisti, i quali potranno – a loro volta – concederla in uso ai propri clienti.
La consegna del portale sarà prevista per il prossimo mese di novembre.
La Piattaforma dei commercialisti per la gestione del processo di fatturazione elettronica dovrebbe risultare differente rispetto al portale dell’Agenzia delle Entrate, trattandosi di uno strumento più strutturato e dotato di una più ampia offerta di servizi.
Come annunciato dallo stesso presidente Miani, nel corso del Convegno del 18 settembre scorso, dal titolo “La fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati”, la Piattaforma in arrivo sarà personalizzata così da consentire non solo la creazione dei documenti, ma anche la loro gestione contabile, attraverso un’interazione con i gestionali utilizzati dai professionisti.
Nel bando riguardante la Piattaforma si legge che quest’ultima dovrà consentire, tanto al professionista, quanto ai loro clienti, la gestione sia del ciclo attivo che di quello passivo di fatturazione.
Inoltre, la Piattaforma prevederà anche una serie di funzionalità appositamente pensate per il cliente dello studio, come ad esempio la possibilità di accesso al portale (tramite pc, smartphone o tablet) per visualizzare, in formato pdf, le fatture emesse e ricevute o per inserire note e approvare le medesime fatture.
In dettaglio, nell’informativa n. 75/2018, sono elencati i servizi riguardanti la gestione del ciclo attivo e quella del ciclo passivo per lo studio e per i clienti dello stesso.
E’, poi, previsto un prezzo base d’asta di 3 centesimi ad atto per i documenti del ciclo attivo e passivo eccedenti quelli gratuiti erogati dal Consiglio Nazionale.
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