Con comunicato del 14 giugno 2022, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili richiede un intervento normativo al fine di ripristinare, per le banche, la possibilità di cedere liberamente i crediti acquisiti, indipendentemente dalla natura soggettiva del cessionario.
Il Presidente del CNDCEC, Elbano De Nuccio, comunica al Governo alcune proposte per agevolare la cessione dei crediti edilizi, al fine di sbloccare il relativo mercato e preservare il meccanismo normativo della monetizzazione dei bonus edilizi senza sacrificare le esigenze di contrasto all’utilizzo indebito.
De Nuccio richiede un maggiore termine per la compensazione da parte dei soggetti cessionari dei crediti di imposta e suggerisce di ribadire - in via normativa o interpretativa - che i cessionari dei crediti d’imposta non vengano considerati responsabili, salvo i casi di concorso, della mancata sussistenza, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rispondendo solo per l’eventuale utilizzo dei crediti medesimi in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto.
Attualmente, le Banche sono costrette a bloccare l’acquisto dei crediti avendo esaurito la capienza per la compensazione, con effetti negativi che si ripercuotono sull’intera filiera delle costruzioni, compromettendo i cantieri già avviati e gli interventi pianificati a causa della carenza di liquidità conseguente all’impossibilità di monetizzare i crediti acquisiti.
Tali proposte rappresentano un nuovo impulso per innescare un meccanismo virtuoso al fine di sostenere e rilanciare l’economia dello Stato.
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