Chiarite le modalità di compilazione dei campi “inizio integrazione” e “fine integrazione” del modello SR41. Infatti, rispetto ai giorni precedenti, l’indicazione dei predetti campi non è più limitata al mese ma necessita dell’esatta indicazione del periodo. Sul punto, l’INPS afferma che il controllo è stato affinato: quindi, l’azienda che riceve la PEC con i dati dell’autorizzazione, nel flusso del menzionato modello deve indicare un periodo che sia interno al periodo autorizzato. Se ad esempio è stato autorizzato un periodo compreso tra il 16 marzo 2020 e il 9 maggio 2020, la prima richiesta di pagamento avrà come data iniziale il 16 marzo e finale il 31 marzo inviabile dal 1° aprile o dalla ricezione dell’autorizzazione. Seguirà, a mese trascorso, il flusso di aprile (dal 1° al 30) e infine il flusso di maggio (dal 1° al 9).
Ne dà notizia il CNO dei Consulenti del Lavoro, con il comunicato stampa del 27 aprile 2020, a seguito del tavolo tecnico tenutosi nei giorni scorsi tra i rappresentati della Direzione Generale dell’INPS e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei CdL in merito alle criticità inerenti la compilazione del modello SR41.
In merito al campo "Articolazione settimanale dell'orario di lavoro non uniformemente distribuito", i CdL fanno presente che alcuni software questo campo non lo compilano perché fa parte del “record 10”, ma nel software “CIG_SM” pare non si possa compilare.
In realtà, precisa l’INPS, sul “record 10” si indica l’orario aziendale. Inoltre è possibile individualizzare (sempre a full-time) sulle singole mensilità le colonne “AD” ed “AE” (se sono entrambe vuote si applica l’orario aziendale, in caso contrario dovranno essere entrambe compilate).
Per le aziende che si avvalgono del software “CIG_SM”, evidenziano i CdL, viene riscontrato da qualche giorno il seguente errore in fase di trasmissione del file txt: "Il file non ha lunghezza record 240. Dimensione del file = 98".
L’INPS chiarisce che “98” significa una dimensione inferiore al minimo: ogni file per essere valido (un mese per un lavoratore) deve avere sei record. Pertanto, è necessario inviare la copia del file di “SR41” che produce l’errore a “sostegnoreddito.cigsm@inps.it” per le opportune verifiche. In ogni caso la segnalazione sulla lunghezza del record non costituisce errore.
L’indicazione del numero dei componenti familiare per l’assegno per il nucleo familiare è facoltativa. Tuttavia, occorre rispettata la numericità (riempimento di zeri).
In relazione agli adempimenti da porre in essere nell’invio Uniemens, per i lavoratori che godono della prestazione a pagamento diretto per l’intero mese, nel predetto flusso mensile deve essere valorizzato esclusivamente il codice “LAVSTAT NR00” senza l’indicazione delle settimane e di evento figurativo.
Diversamente, ove i periodi di integrazione salariale a pagamento diretto interessino una frazione di mese, il flusso dovrà essere compilato con le consuete modalità con riferimento esclusivamente al periodo non interessato dall’integrazione salariale a pagamento diretto.
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