CIG in deroga. Sull'esclusione dei professionisti le dichiarazioni della Calderone
Pubblicato il 07 agosto 2014
Con
comunicato del 6 agosto 2014, la Presidente del CUP e del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro, Marina Calderone, ha espresso il proprio dissenso per l'
esclusione dei professionisti dalla cassa integrazione in deroga.
Il Decreto Interministeriale del Ministro del Lavoro e del Ministro dell’Economia e delle Finanze n.
83473 dell’1 agosto 2014, nel ridisegnare i criteri di accesso per la CIG in deroga, ha, infatti, escluso i
datori di lavoro non imprenditori, tra i quali rientrerebbero i titolari di studi professionali.
Marina Calderone evidenzia come i professionisti italiani siano in prima linea nell'affrontare le gravi conseguenze di una crisi economico-finanziaria che essi stessi subiscono al pari delle aziende e dei cittadini che assistono.
Nel complesso, tra occupazione diretta (2,1 milioni) e indotto, il bacino occupazionale delle professioni è stimato in poco più di 3,9 milioni di posti di lavoro, pari al 15,9% dell'occupazione complessiva, con l'8,5% di occupazione diretta e l'8,7% nell'indotto - spiega il comunicato – e un indotto simile non può essere lasciato senza tutele.
La Calderone conclude auspicando che le istanze degli Ordini Professionali conducano a
rimediare alla clamorosa discriminazione che riguarda un comparto attivo e composto sia da lavoratori autonomi che subordinati.