Chi troppo vuole nulla stringe
Pubblicato il 14 maggio 2015
La Rocco&Tano Tavolati SNC è un’aziendina a conduzione familiare
che si occupa del montaggio di rivestimenti e parquet. Soci e
amministratori dell’impresa sono i due fratelli Rocco e Tano, esperti
pavimentisti.
L’azienda occupa tre dipendenti e il lavoro non manca. I
cinque uomini si spostano come un corpo solo da un cantiere all’altro e
armeggiano sicuri con malte, stucchi, levigatrici, frullatori e
bocciardatrici.
Proprio il mese scorso, Rocco e Tano hanno siglato un sostanzioso contratto
di appalto: ultimeranno il nuovo complesso residenziale cittadino;
toccherà alla loro società la fornitura e la posa in opera di centinaia
di metri quadrati di tavolette di legno e piastrelle di gres
porcellanato.
Dopo qualche consulto con il professionista che assiste l’azienda,
i fratelli Tavolati decidono di chiamare in cantiere un altro
lavoratore per portare a termine più velocemente l’oggetto dell’appalto;
ma, contrariamente a quanto loro suggerito dal consulente del lavoro e
al fine di ridurre le spese, decidono di far lavorare in nero il nuovo
pavimentista.
Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista …),
come spesso capita, gli attenti ispettori del lavoro piombano come
falchi in cantiere e grazie alla potente strumentazione di cui sono
dotati si accorgono che uno dei sei lavoratori presenti non è stato
assunto regolarmente. Gli ispettori, alla luce delle nuove indicazioni
ministeriali
(cfr. Nota prot. n. 7127 del 28/04/2015, Ministero del
Lavoro), adottano il provvedimento di sospensione dell’attività
imprenditoriale
(art. 14 del D.lgs. n. 81/08 e s.m.i.). Secondo le
ultime istruzioni ministeriali, infatti, i soci amministratori che
partecipano materialmente alle lavorazioni non devono essere conteggiati
nell’organico aziendale ai fini della sospensione per lavoro nero
(paradossalmente, se fossero stati computati non ci sarebbe stata
sospensione).
Rocco e Tano avranno capito la lezione? Il consulente del
lavoro, per sicurezza, ha appena inviato una mail all’indirizzo
aziendale: nel corpo del messaggio ha copiato il testo della favola di
Esopo “La gallina dalle uova d’oro”.