È approdato sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio il decreto che stabilisce i parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese e il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e consiglieri di parità.
Si tratta del decreto 29 aprile 2022 firmato dalla Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
Si legge nel provvedimento che i parametri minimi per la certificazione sono quelli individuati dalla prassi Uni/Pdr 125:2022 pubblicata il 16 marzo di quest’anno.
La certificazione sarà rilasciata da organismi accreditati in base al Regolamento Ce 765/2008.
Il certificato di accreditamento degli organismi che certificano la parità di genere deve essere rilasciato in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1 specificamente per la UNI/PdR 125:2022.
Le rappresentanze sindacali aziendali e le consigliere e i consiglieri territoriali e regionali di parità devono esercitare l’azione di controllo e verificare il rispetto dei requisiti necessari al mantenimento dei parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese.
A tal fine, il datore di lavoro deve fornire annualmente, anche sulla base delle risultanze dell’audit interno, un'informativa aziendale sulla parità di genere, che rifletta il grado di adeguamento ad UNI/PdR 125:2022.
Nel caso in cui le suddette rappresentanze aziendali accertino anomalie o criticità, potranno segnalarle all'organismo di valutazione della conformità che ha rilasciato la certificazione della parità di genere, dopo aver assegnato all'impresa un termine, non superiore a centoventi giorni, per la rimozione delle stesse.
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