Con approfondimento del 15 dicembre 2015, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha fornito le Linee guida per la certificazione dei contratti di collaborazione con organi istituzionali o politici.
A tal proposito si ricorda che il Consiglio Nazionale Ordine dei CdL, alla luce delle modifiche intervenute ad opera del Jobs Act, in data 6 agosto 2015, ha stipulato un protocollo d’intesa con il Senato della Repubblica volto a fornire allo stesso assistenza e supporto per evitare incertezze nell’applicazione delle nuove norme anche mediante la certificazione dei contratti di collaborazione.
Le Linee Guida contengono gli elementi caratterizzanti che dovranno esser oggetto di esame e verifica in sede di certificazione dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
Come la Fondazione stessa evidenzia, le indicazioni fornite sono utili anche per la verifica in sede di certificazione dei rapporti intrattenuti da organi istituzionali diverse dal Senato della Repubblica come ad esempio i rapporti di collaborazione intrattenuti presso le Regioni o i Comuni.
Interessante è la specifica per cui “un rapporto di lavoro autonomo diviene lavoro parasubordinato laddove la prestazione richiesta” nel contratto sia:
Pertanto ai fini della certificazione di un rapporto parasubordinato è opportuno innanzitutto verificare l’assenza di ordini perentori da parte del Senatore o Consigliere circa la modalità esecutiva delle attività.
Si ricorda che la certificazione può riguardare:
L’approfondimento si sofferma, infine, sulle collaborazioni che saranno stipulate dal prossimo 1 gennaio 2016, nonché sulla successione dei rapporti diversamente qualificati.
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