Cedolare secca o acconto Irpef, entro settembre la comunicazione per pagare meno
Pubblicato il 19 settembre 2014
Il 30 settembre di ogni anno scade il termine per presentare
la comunicazione, al datore di lavoro o all’ente pensionistico, di annullamento o riduzione del secondo o unico acconto dell’Irpef e/o della cedolare secca.
I
contribuenti che prevedono di percepire nel 2014 redditi inferiori a quelli del 2013 o di sostenere maggiori spese detraibili o deducibili, possono comunicare al proprio sostituto d’imposta gli importi che intendono versare in acconto e che saranno addebitati sulla retribuzione/pensione di novembre 2014.
Se la dichiarazione è congiunta, si deve specificare se la modifica riguarda solo le somme del dichiarante o anche quelle del coniuge, indicando i rispettivi importi da trattenere.
Al contribuente la responsabilità
E' necessario stare attenti agli eventuali errori nelle previsioni: in caso risultassero sbagliate,
per l'acconto inferiore al dovuto si dovranno pagare sia gli interessi che la sanzione per versamento insufficiente (30% delle somme omesse, ridotta al 10%, se la conseguente comunicazione di irregolarità viene pagata nei trenta giorni successivi al suo ricevimento).
È possibile, tuttavia, arginare l'esborso, prima che arrivi la comunicazione, con il
ravvedimento operoso.