CDM approva il decreto sulla Privacy. Per Pmi modalità semplificate di adempimento

Pubblicato il 09 agosto 2018

L’atteso decreto di adeguamento al Regolamento Ue sulla protezione dei dati 2016/679 (GDPR), operativo dal 25 maggio 2018, è stato definitivamente approvato dal Consiglio dei Ministri, nella seduta dell’8 agosto 2018.

Tra gli altri provvedimenti vagliati - comunicato stampa n. 14 dell'8 agosto 2018 - si segnala il decreto attuativo della direttiva del Consiglio Ue riguardante l’emissione, il trasferimento e il riscatto dei buoni-corrispettivo.

Decreto Privacy: per le imprese semplificazioni nell’adempimento

L’approvato decreto introduce disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento europeo relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati.

La strada seguita dal legislatore è stata quella, dopo l’esame dell’apposita commissione, di novellare il codice della privacy esistente, nonostante il regolamento Ue abbia cambiato le basi dell’approccio alla tutela della privacy rispetto al codice italiano.

Il nuovo decreto Privacy dispone l’entrata nell’alveo dei reati penali per il trattamento illecito di dati personali, la comunicazione e diffusione illecita, l’acquisizione fraudolenta, la falsità di dichiarazioni rese al Garante, l’inosservanza di provvedimenti dell’Autorità: per alcuni è prevista la pena della reclusione anche fino a sei anni.

Una novità è rappresentata dalla possibilità di definizione agevolata del contenzioso davanti al Garante: i procedimenti pendenti alla data del 25 maggio 2018 potranno essere definiti con il pagamento di una somma pari a due quinti del minimo edittale.

Capitolo imprese: per i primi otto mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, il Garante Privacy deve tenere conto, per l’applicazione delle sanzioni amministrative, che gli enti si trovano alle prese con una nuova disciplina.

Con riferimento alle Pmi, il Garante è chiamato a promuovere modalità semplificate di adempimento degli obblighi del titolare del trattamento.

Questione minori: viene portata da 16 a 14 anni l’età a partire dalla quale il minore può fornire autonomamente il proprio consenso al trattamento dei dati personali da parte dei social o di altre attività della Rete.

Buoni-corrispettivo

Il Consiglio dei ministri ha anche dato il via alla norma europea concernente i buoni-corrispettivo. Sono previste specifiche disposizioni relative all’emissione, al trasferimento e al riscatto dei buoni-corrispettivo, per garantire che non si verifichino disallineamenti tra Stati membri che possano dare luogo ad una doppia imposizione o non imposizione, nonché al fine di ridurre il rischio dell’elusione fiscale.

Per rispettare le regole Iva, il buono dovrà indicare direttamente o nella documentazione che lo accompagna i beni o i servizi da cedere o prestare, nonché le identità dei potenziali cedenti o prestatori, comprese le condizioni generali del suo utilizzo.

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Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
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