Cdl Nuove comunicazioni fiscali

Pubblicato il 26 novembre 2016

Con la circolare n. 16 del 2016, la Fondazione studi dei consulenti del lavoro analizza le nuove disposizioni previste nel Decreto legge fiscale n. 193/2016, riguardanti l'obbligo delle nuove comunicazioni trimestrali dei dati relativi alle fatture emesse, ricevute e registrate, che dal 1° gennaio 2017 ricade su imprese, professionisti e più in generale su tutti i soggetti passivi Iva. Da tener a mente che è poi prevista anche un'altra comunicazione relativa ai dati delle liquidazioni periodiche Iva, sempre al fine di ottemperare all'articolo 4 "Disposizioni recanti misure per il recupero dell’evasione” del citato decreto fiscale.

In attesa della conversione definitiva in legge del suddetto Dl 193/2016, la Fondazione studi ha analizzato il testo del provvedimento in vigore, che è quello pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 249 del 24 ottobre 2016, evidenziando come a garanzia del rispetto dei nuovi obblighi viene previsto un pesante sistema sanzionatorio e come per far fronte ai nuovi obblighi di comunicazione – a partire dal 2017 – sono previste le abrogazioni delle comunicazioni relative allo spesometro, alle operazioni con Paesi black list e al modello Intrastat relativo agli acquisti intracomunitari di beni e servizi.

Comunicazioni dati fatture emesse e ricevute

Preso in rassegna l'articolo 4 del Dl 193/2016 che riscrive integralmente l'articolo 21 del Dl 78/2010, introducendo l'obbligo per i soggetti passivi Iva di comunicare i dati di tutte le fatture emesse, ricevute e registrate nel trimestre di riferimento, comprese le bollette doganali, nonché i dati delle relative variazioni, la circolare n. 16/2016 – in un'ottica di semplificazione dell'adempimento – sottolinea che sarebbe auspicabile una struttura analitica dei dati da comunicare coincidente con le registrazioni da effettuare nei registri Iva ai sensi dell'articolo 25 del Dpr n. 633/1972.

Ciò in quanto in base a quanto previsto all'elenco del comma 1 del suddetto articolo, i dati richiesti dal nuovo adempimento risultano già essere compresi nella struttura dei registri Iva, mentre non vi è menzione dei dati relativi al nuovo obbligo di comunicazione riguardanti “la tipologia dell'operazione”.

La Fondazione Studi, con la nuova circolare n. 16/2016, vuole, dunque, evidenziare le criticità scaturenti da questi obblighi, che rappresentano nuovi oneri amministrativi per la generalità dei soggetti passivi Iva senza alcuna esclusione di ordine soggettivo e oggettivo.

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