Con la circolare n. 16 del 2016, la Fondazione studi dei consulenti del lavoro analizza le nuove disposizioni previste nel Decreto legge fiscale n. 193/2016, riguardanti l'obbligo delle nuove comunicazioni trimestrali dei dati relativi alle fatture emesse, ricevute e registrate, che dal 1° gennaio 2017 ricade su imprese, professionisti e più in generale su tutti i soggetti passivi Iva. Da tener a mente che è poi prevista anche un'altra comunicazione relativa ai dati delle liquidazioni periodiche Iva, sempre al fine di ottemperare all'articolo 4 "Disposizioni recanti misure per il recupero dell’evasione” del citato decreto fiscale.
In attesa della conversione definitiva in legge del suddetto Dl 193/2016, la Fondazione studi ha analizzato il testo del provvedimento in vigore, che è quello pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 249 del 24 ottobre 2016, evidenziando come a garanzia del rispetto dei nuovi obblighi viene previsto un pesante sistema sanzionatorio e come per far fronte ai nuovi obblighi di comunicazione – a partire dal 2017 – sono previste le abrogazioni delle comunicazioni relative allo spesometro, alle operazioni con Paesi black list e al modello Intrastat relativo agli acquisti intracomunitari di beni e servizi.
Preso in rassegna l'articolo 4 del Dl 193/2016 che riscrive integralmente l'articolo 21 del Dl 78/2010, introducendo l'obbligo per i soggetti passivi Iva di comunicare i dati di tutte le fatture emesse, ricevute e registrate nel trimestre di riferimento, comprese le bollette doganali, nonché i dati delle relative variazioni, la circolare n. 16/2016 – in un'ottica di semplificazione dell'adempimento – sottolinea che sarebbe auspicabile una struttura analitica dei dati da comunicare coincidente con le registrazioni da effettuare nei registri Iva ai sensi dell'articolo 25 del Dpr n. 633/1972.
Ciò in quanto in base a quanto previsto all'elenco del comma 1 del suddetto articolo, i dati richiesti dal nuovo adempimento risultano già essere compresi nella struttura dei registri Iva, mentre non vi è menzione dei dati relativi al nuovo obbligo di comunicazione riguardanti “la tipologia dell'operazione”.
La Fondazione Studi, con la nuova circolare n. 16/2016, vuole, dunque, evidenziare le criticità scaturenti da questi obblighi, che rappresentano nuovi oneri amministrativi per la generalità dei soggetti passivi Iva senza alcuna esclusione di ordine soggettivo e oggettivo.
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