Casse previdenza professionisti e Governo a confronto. Primo tavolo tecnico permanente

Pubblicato il 27 settembre 2018

Si è tenuto il 26 settembre 2018 il primo incontro ufficiale tra i presidenti degli enti previdenziali aderenti all’AdEpp e il sottosegretario al ministero del Lavoro con delega sulle Casse, Claudio Durigon.

Quello di ieri è solo il primo incontro di un confronto permanente che le Casse di previdenza dei professionisti e il nuovo Governo vogliono avviare, al fine di aprire un tavolo tecnico e politico con un programma ampio, che spazia dalle regole sugli investimenti, ai temi fiscali, pensionistici e assistenziali, con particolare attenzione alle peculiarità di ogni ente.

L’avvio di un tavolo di confronto permanente potrebbe essere l’occasione per le Casse di previdenza dei professionisti per discutere delle esigenze del comparto, tra cui l’ipotesi di allargare la platea degli iscritti ad alcuni enti, mediante l’inserimento di altre categorie professionali e quella di creare un fondo di garanzia per le Casse in difficoltà. Quest’ultima proposta è stata già anticipata nel corso del 2° Forum dei commercialisti ed esperti contabili a Milano proprio dallo stesso sottosegretario al Lavoro.

Ipotesi di possibile detassazione degli investimenti dal 5% all'8%

Tra le altre proposte al vaglio del primo confronto quella di un possibile innalzamento dal 5% all'8% della percentuale di detassazione degli investimenti in settori produttivi vitali per l'Italia, con l’obiettivo di stimolare operazioni in campo infrastrutturale e a beneficio degli associati alle Casse, in termini di occupazione.

La questione viene, ora, inoltrata all’attenzione dell’Esecutivo ma bisognerà vedere se sarà inserita già nella Legge di bilancio per il 2019.

L’ipotesi di una maggiore detassazione ha incontrato il favore dell'Adepp (l'associazione delle Casse), il cui presidente, Alberto Oliveti, ha così replicato: “Auspichiamo possa trovare accoglienza legislativa, sappiamo non sarà facile. Abbiamo, poi, parlato della necessità di un aumento del “tetto” sul welfare, per dar maggiore supporto alle nostre categorie, di finanziare il fondo di solidarietà che vorremmo costituire all'interno del nostro sistema con una fiscalità di scopo”.

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