Casse e Albo unico, confronto al Senato
Pubblicato il 27 marzo 2009
L’audizione di ieri sull’unificazione delle Casse di previdenza dei dottori commercialisti e dei ragionieri, in commissione Giustizia al Senato, non ha visto la partecipazione del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, che ha inviato un documento in cui si esprime perplessità circa la proposta di legge 1149 che pianifica l’iscrizione degli esperti contabili alla Cassa dei dottori commercialisti. In proposito il presidente, Siciliotti, ha dichiarato: “
Crediamo nell’autonomia delle Casse (...) La proposta di legge rischia di allontanare la fusione e, soprattutto, non tiene conto della volontà delle Casse”. La previsione trova contrario anche il presidente della Cassa ragionieri, che ha partecipato all’audizione di ieri, che ha dichiarato: “
Gli esperti contabili hanno già una casa, che è la nostra. Non si può fare un’operazione che incide sulla demografia di una Cassa a scapito dell’altra”. Di contro, favorevole al progetto, assieme a Ungdcec e Aidc, il presidente della Cassa dottori commercialisti Anedda ha affermato: “
Ritengo il Ddl perfettamente in linea con la volontà espressa dall’articolo 4 della legge 34/05 (...) è una corretta presa d’atto dell’andamento dei flussi demografici registrati da tempo in misura opposta dai due enti previdenziali: in crescita quelli della Cassa dottori commercialisti, in diminuzione quelli della Cassa ragionieri”.