La disciplina della prescrizione quinquennale di cui all’art. 3, della Legge n. 335/1995, si applica anche alle contribuzioni dovute alle casse di previdenza privatizzate dei liberi professionisti, compresa, quindi, la Cassa Forense.
Lo ha ribadito la Corte di cassazione nel testo della sentenza n. 13639 del 21 maggio 2019.
In questa, ha dichiarato infondato il ricorso avanzato dall’Ente di previdenza degli avvocati contro la decisione con cui, in sede di merito, era stata accolta l’opposizione ad una cartella esattoriale notificata ad un ex legale a titolo di contributi, sanzioni ed interessi dovuti dalla sua cancellazione dall'albo.
La pretesa contributiva, in particolare, era stata respinta in considerazione dell’intervenuta la prescrizione del credito azionato dalla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense.
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