Cassa forense. Posizione contributiva regolarizzabile ratealmente

Pubblicato il 25 maggio 2015

La Cassa nazionale forense ha reso nota, con comunicato del 4 maggio 2015, l'approvazione, da parte del ministro del Lavoro, di una modifica all'articolo 17 del nuovo Regolamento per la disciplina delle sanzioni che consente di regolarizzare la posizione contributiva con modalità rateali nei casi di accertamento per adesione e di regolarizzazione spontanea di cui agli articoli 13 e 14 del citato Regolamento.

Viene precisato, in particolare, che la rateazione non sarà comunque ammessa se la somma complessivamente dovuta è inferiore a mille euro nonché, nei casi di riduzione delle sanzioni per omesso versamento di contributi accertato dai controlli incrociati con il Fisco.

Inoltre, si spiega che, nelle ipotesi di accertamento per adesione e di regolarizzazione spontanea, l'iscritto con obbligo di pagamento ha la facoltà, entro il termine previsto, di chiedere la rateazione, con valore di riconoscimento del debito, fino a un massimo di tre anni, oltre gli ulteriori interessi nella misura del 2,75% ovvero del tasso legale, se superiore; ciò, fermo restando il contestuale versamento di un acconto di almeno il 20% del dovuto, a pena di irricevibilità della richiesta di rateazione.

Il mancato pagamento entro i termini di scadenza, anche di una sola rata, comporterà la decadenza del beneficio della rateazione. Inoltre, non potrà fruire di tali benefici il professionista che abbia già in corso una rateazione di somme dovute a seguito di provvedimenti sanzionatori.

In presenza di debiti accertati superiori a 10mila euro, sarà possibile ottenere una rateazione fino a un massimo di 5 anni.

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