Sono “discriminatorie” nei confronti dei liberi professionisti le misure varate dal Governo nel Decreto legge post sisma n. 189/2016.
Lo sostiene il presidente di Cassa forense, Nunzio Luciano, giunto a far visita agli avvocati delle zone maggiormente colpite dal terremoto che sta affliggendo il Centro Italia.
Luciano, recatosi a Spoleto l’8 novembre, ha evidenziato come sulla base del provvedimento in oggetto “coloro che sono impegnati in attività di lavoro autonomo possono, a differenza di altre tipologie di lavoratori, usufruire del contributo una tantum di 5.000 euro solo in caso di sospensione dell’attività lavorativa”.
Diversa è la situazione prevista per altre fattispecie di lavoro per le quali - continua il presidente dell’Ente di previdenza dei legali - il relativo contributo verrà erogato anche nel caso in cui l’attività lavorativa sia stata solamente “ridotta”.
Da qui la richiesta all’Esecutivo di correggere, quanto prima, l’evidenziata discrasia, gravemente penalizzante per chi, in questo frangente, rischia di ricevere un danno permanente alla propria attività professionale.
Per quel che riguarda gli avvocati, Luciano ha, quindi, assicurato che Cassa forense rimarrà a fianco dei colleghi attivi nelle zone terremotate, “non solo attraverso la sospensione del versamento dei contributi, ma anche con misure ad hoc previste dal nostro regolamento in caso di calamità naturali”
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".