Con nota diffusa il 28 aprile, Cassa Forense ha informato di aver già liquidato ben 102.133 domande di accesso al “reddito di ultima istanza”, anticipando, per conto dello Stato, 61.279.800 euro.
Tuttavia – si legge nella comunicazione – “le domande di oltre 35.000 iscritti, al momento, pur avendo i requisiti previsti dal DM 28/3/2020, non possono essere ammesse al bonus dei 600 euro per mancanza di fondi”.
Tale circostanza era stata evidenziata, nei giorni scorsi, anche dall’AdEPP - Associazione degli Enti previdenziali privati, in una lettera inoltrata ai ministri dell’Economia e Lavoro, contenente il report riepilogativo delle istanze per il reddito di ultima istanza avanzate dai professionisti iscritti alle Casse professionali.
Nella missiva, era stato fatto presente dell’aumento delle istanze ammesse ma non coperte finanziariamente rispetto allo stanziamento previsto di 200milioni di euro.
Per AdEPP, le domande che, per il mese di marzo, avrebbero i requisiti senza possibilità di ammissione a causa della mancanza di fondi sarebbero quasi 120mila.
Proprio per questo, l’Associazione avrebbe provveduto a sensibilizzare i Ministeri competenti al fine di disporre un ampliamento del finanziamento.
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