Caf e revisione delle sanzioni. Troppi rischi con il 730 precompilato
Pubblicato il 23 luglio 2014
In vista dell’approvazione dei decreti attuativi della delega fiscale, nel corso dell'audizione in commissione Finanze al Senato, il coordinatore della consulta nazionale dei Caf, Valeriano Canepari, ha evidenziato l’onerosità del
regime sanzionatorio gravante sui
Centri di assistenza fiscale e sugli
intermediari in caso di errori nelle integrazioni dei
730 precompilati dai contribuenti, ossia in caso di visto di conformità apposto su una dichiarazione infedele.
Con il 730 precompilato, infatti, aumentano notevolmente i rischi per i Caf e professionisti (sono interessati anche Confapi e il Consiglio nazionale del notariato) dal momento che a fronte di un compenso esiguo (14 euro per l’elaborazione, controllo e trasmissione del modello fiscale) la sanzione media che si dovrebbe sostenere in caso di errore si attesta introno ai 650 euro.
L’onere non è di poco conto se si pensa al fatto che la nuova facoltà di precompilazione del modello di dichiarazione a carico dei contribuenti potrebbe indurre questi ultimi a commettere appositamente degli errori per versare di meno e poi far ricadere sul Caf l’onere fiscale dello sbaglio.
Di qui la necessità, entro la fine dell’estate, di correggere le criticità evidenziate dai Caf attraverso una
cancellazione del sistema sanzionatorio previsto dalla delega fiscale.
L’ intenzione del presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Maria Marino, è proprio quella di formulare
“sanzioni più equilibrate per i dati erronei nelle integrazioni dei contribuenti distinguendo tra fattispecie colpose e dolose”.
Altra richiesta avanzata dai Caf e che si è detti pronti ad accogliere è quella dell’unificazione delle scadenze per la presentazione del 730 e del modello Unico ai centri di assistenza fiscale, ora previste rispettivamente per il 31 maggio e il 7 luglio, oltre alla necessità di prestare attenzione al rischio di abuso nell’uso del Pin per accedere alla propria cassetta fiscale.