Il Ministero dello Sviluppo economico, in data 15 maggio 2017, ha fornito ulteriori chiarimenti sugli incentivi legati al credito d'imposta in Ricerca e Sviluppo.
Dal Dicastero si apprende che l'obiettivo è quello di stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese
Il beneficio consiste in un credito d’imposta del 50% su spese incrementali in R&S, riconosciuto fino ad un massimo annuale di 20 milioni di euro per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.
Possono essere agevolate tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ed in particolare:
i costi per personale altamente qualificato e tecnico,
i contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative,
le quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio,
le competenze tecniche e privative industriali.
Il bonus fiscale è applicabile per le spese in R&S che saranno sostenute nel periodo 2017-2020.
Il beneficio è cumulabile con:
Superammortamento e Iperammortamento
Nuova Sabatini
Patent Box
Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE)
Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative
Fondo Centrale di Garanzia
L'incentivo è rivolto a:
tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano;
imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
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