In caso di fruizione del cd. bonus cinema per interventi edilizi descritti nel “Piano dei costi”, al fine di perfezionare la richiesta del credito d’imposta, occorre presentare il certificato di regolare esecuzione dei lavori, solo se è prevista l’apertura di Scia o Dia per il tipo di ristrutturazione o costruzione effettuata, e la certificazione rilasciata dai tecnici che hanno eseguito i lavori, se prevista dalla normativa. In alternativa, il rappresentante legale del soggetto che chiede il credito d’imposta deve presentare un’autocertificazione con la quale attesta che i lavori edili realizzati non prevedono l’apertura di Scia o Dia o il rilascio di certificazioni tecniche.
È questo uno dei nuovi chiarimenti forniti dalla Direzione Generale Cinema del MIBAC, con l’avviso pubblicato il 17 aprile 2019, in merito al credito di imposta per le sale cinematografiche.
Relativamente al tax credit per l’attrazione di investimenti in Italia, e quindi per la realizzazione nel nostro Paese di opere non made in Italy, è stato precisato che sono ammissibili esclusivamente:
Per quanto riguarda il primo punto, l’avviso ha chiarito che è preclusa l’ammissibilità di un’opera al tax credit se la stessa, a prescindere dalla effettiva richiesta del riconoscimento della nazionalità italiana, possiede, anche solo potenzialmente, i requisiti previsti alle tabelle allegate al DPCM 11 luglio 2017 “riconoscimento della nazionalità italiana delle opere”.
In relazione al secondo punto, invece, si evidenzia che l’impresa, per poter essere considerata quale impresa di produzione esecutiva, quanto meno in relazione alla specifica opera per cui chiede il beneficio, non deve avere mai posseduto qualsiasi tipologia di diritti, ivi inclusi i diritti dominicali, i diritti di elaborazione creativa e i diritti di utilizzazione e sfruttamento dell’opera medesima, per l’intero ciclo di vita e sfruttamento dell’opera.
Nell’ipotesi di trasferimento ad altro gestore della sala cinematografica o di fusione è necessario inviare tempestivamente una comunicazione all’Amministrazione seguendo le istruzioni del documento “Procedure” disponibile online.
Altro chiarimento fornito riguarda gli interventi di tipo strutturale e tecnologico. Qualora si eseguano contemporaneamente tali tipi di interventi, è possibile presentare un’unica richiesta di credito d’imposta dalla piattaforma DGCOL, selezionando l’opzione TCS – realizzazione, ripristino e aumento schermi.
Infine, la firma digitale è obbligatoria per tutte le autodichiarazioni del richiedente. Diversamente le certificazioni rese da soggetti terzi possono anche essere firmate non digitalmente, con l’unica eccezione della certificazione sull’effettività delle spese sostenute, che deve essere presentata con firma digitale da parte dei soggetti indicati all’art. 12, co. 2, lett. b) del D.M. “Altri tax credit” in sede di richiesta definitiva.
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