Semaforo verde per il “bonus 600 euro” dei professionisti iscritti alle Casse di previdenza private. Per questi ultimi, in base al decreto interministeriale (Lavoro-Economia) firmato il 4 giugno 2020, l’indennità sarà erogata in maniera automatica per il mese di aprile 2020. Per quanto riguarda il mese di maggio, invece, sembra che ci sia bisogno di un successivo provvedimento.
Rispetto al bonus 600 euro di marzo si allarga la platea di beneficiari, in quanto viene meno l’obbligo di iscrizione esclusiva ad una cassa previdenziale. Tuttavia, resta confermata l’incompatibilità del bonus per chi è titolare di una pensione o di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Inoltre, si chiarisce che l’indennità riguarda anche i cd. “neoiscritti” nel periodo compreso tra il 2019 e il 23 febbraio 2020, a condizione che attestino un reddito complessivo, per l’anno 2018, entro i limiti di 50.000 euro.
Ad annunciare l’imminente arrivo del bonus 600 euro per i mesi di aprile e maggio 2020 è il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, intervenendo il 4 giugno 2020 agli Stati Generali delle Professioni italiane. L’intervento del ministro è stato sintetizzato da un comunicato stampa del CUP diffuso sempre il 4 giugno 2020.
Sono rimasti invariati i limiti economici contenuti nel D.M. 28 marzo 2020. Quindi, il professionista deve aver percepito nel 2018:
A tal fine, il nuovo decreto dispone che:
Come per il mese di marzo, il bonus non concorre alla formazione del reddito imponibile dei beneficiari. Inoltre, non è cumulabile né con le analoghe indennità contemplate dal “Decreto Cura Italia”, e confermate dal “Decreto Rilancio”, né con il Reddito di cittadinanza e il Reddito di emergenza.
Si ricorda, inoltre, che l’automaticità della prestazione – per il mese di aprile 2020 – riguarda solamente i professionisti che hanno presentato domanda nel mese di marzo 2020. Coloro che non hanno beneficiato dell’indennità di marzo, invece, dovranno presentare, a partire dall’8 giugno 2020 e non oltre l’8 luglio 2020, una apposita domanda all’ente di previdenza cui sono iscritti. La richiesta dovrà essere corredata da una autocertificazione in cui si dichiara di non essere titolari di contratti di lavoro a tempo indeterminato.
L’erogazione dell’indennità avverrà in ordine cronologico. In particolare:
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