Bonus 600 euro. Esteso agli stagionali, occasionali e intermittenti
Pubblicato il 12 maggio 2020
Si allarga la platea dei beneficiari del “bonus 600 euro” per il mese di marzo 2020. Per effetto del D.I. (Economia-Lavoro) n. 10 del 4 maggio 2020, sono stati destinati:
- 280 milioni di euro agli iscritti alle Casse private;
- 220 milioni di euro per erogare l’indennità di 600 euro a quattro nuove categorie di lavoratori a fronte di cessazione, riduzione o sospensione dell’attività.
L’indennità verrà erogata a seguito di specifica richiesta all’INPS. Il decreto non precisa tempi e modalità, che dovranno essere indicati dall’istituto di previdenza.
Bonus 600 euro. I nuovi destinatari
Il decreto prevede il riconoscimento di una indennità una tantum, non soggetta ad imposizione fiscale, pari a 600 euro per il mese di marzo 2020 per le seguenti tipologie di lavoratori:
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali, che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020, e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nel medesimo periodo;
- lavoratori intermittenti che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 gennaio 2020;
- lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all'art. 2222 del cod. civ. e che non abbiano un contratto in essere alla data del 23 febbraio 2020;
- incaricati alle vendite a domicilio di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 114/1998, con reddito annuo 2019 derivante dalle medesime attività superiore a 5.000 euro e titolari di partita IVA attiva e iscritti alla Gestione separata INPS, alla data del 23 febbraio 2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Bonus 600 euro. Aspetti di incumulabilità per i nuovi destinatari
L'indennità non è cumulabile con:
- i trattamenti di cassa integrazione;
- le indennità di 600 euro già previste dal “Decreto Cura Italia”, inclusa quella per i professionisti delle casse previdenziali;
- il Reddito di cittadinanza.
I soggetti, inoltre, non devono essere titolari di pensione o di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato alla data di presentazione della domanda.