L'indennità una tantum pari a 200 euro per i pensionati sarà erogata anche ai titolari di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione. E' quanto prevede l'ultima bozza in circolazione del decreto Energia e investimenti, licenziato definitivamente dal Governo lo scorso 5 maggio.
Il decreto-legge, che reca misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina, sta per approdare sulla Gazzetta Ufficiale con una serie di aiuti anche per i pensionati.
Analogamente a quanto previsto per lavoratori dipendenti, i pensionati potranno contare su un cedolino pensione più pesante il prossimo mese di luglio.
Insieme alla somma aggiuntiva, cosiddetta quattordicesima (per I soggetti che ne hanno diritto), nel mese di luglio 2022 l'INPS infatti provvederà, d’ufficio, a erogare ai pensionati una indennità una tantum pari a 200 euro.
La platea dei beneficiari del bonus previsto dal decreto Energia e investimenti, secondo l'ultima bozza in circolazione del provvedimento, comprende i seguenti soggetti, titolari al 30 giugno 2022:
Per aver diritto al bonus i soggetti titolari dei trattamenti prima elencati, oltre a risiedere in Italia, devono possedere un reddito personale complessivo, per l’anno 2022, non superiore a 35.000 euro lordi, considerando i redditi di qualsiasi natura.
Non concorrono a “fare reddito” le seguenti voci:
Per i titolari di trattamenti INPS il bonus di 200 euro sarà erogato in via automatica dall'Istituto con la mensilità di luglio 2022.
Per i titolari di trattamenti pensionistici esclusivamente non INPS, l'indennità sarà erogata dal diverso ente previdenziale individuato tramite il casellario centrale dei pensionati, che sarà successivamente rimborsato dall'INPS.
Attenzione però ai controlli che l'INPS o il diverso ente erogatore svolgeranno in un momento successivo all'erogazione del bonus. Da tali verifiche infatti potrebbe conseguire una contestazione di indebito a chi risultasse di averne beneficiato indebitamente.
L'indennità è corrisposta, a ciascun soggetto che ne ha diritto, una sola volta e non costituisce reddito ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.
Non è inoltre cedibile, sequestrabile e pignorabile.
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