Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia ha emesso il 6 giugno 2022 l’avviso pubblico #RiParto per agevolare il rientro delle lavoratrici dopo il parto o l’adozione, offrendo loro gli strumenti per armonizzare le esigenze lavorative con quelle della cura dei nuovi nati, anche nell’ottica di una più equa condivisione del tempo di cura tra i genitori e di consapevole assunzione del ruolo genitoriale. L’iniziativa è stata prevista dalla L. n. 178/2020 che ha messo sul tavolo risorse per 50 milioni di euro.
Il sostegno avviene mediante il finanziamento di progetti delle imprese operative in Italia.
I progetti di welfare aziendale presentati dovranno prevedere:
Sono riconosciuti come destinatari dei finanziamenti:
Detti soggetti possono partecipare anche in forma associata con altri soggetti aventi gli stessi requisiti che si costituiscono in associazione temporanea di scopo (ATS), contratto di rete o associazione temporanea d’impresa (ATI).
I progetti delle aziende devono essere diretti: alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, sia in forma singola che associata, incluse le dirigenti, le socie lavoratrici di società cooperative, le lavoratrici in somministrazione; alle titolari di un rapporto di collaborazione purché la natura e le modalità di esecuzione del rapporto siano compatibili con la tipologia e con la durata dell’azione proposta.
Quali requisiti devono contenere le domanda di finanziamento? Ecco il contenuto dell’avviso sul punto:
Ai fini della determinazione della richiesta di finanziamento, viene data prevalenza al dato del numero dei dipendenti rispetto al quantum dei ricavi, corrispondente alla voce A1 del conto economico.
L’Avviso delle Politiche per le Famiglie concede 24 mesi di tempo, dalla data di avvio dell’attività, per attuare il progetto di welfare aziendale.
La domanda (in formato Pdf) per concorrere al bando, unitamente alla documentazione richiesta, deve essere inoltrata entro le ore 12.00 del 5 settembre 2022, via PEC all’indirizzo: AvvisoRiParto@pec.governo.it. Nell’oggetto della PEC si dovrà indicare il codice CUP “J51D22000010001”.
Tale domanda deve essere protetta da password, la quale andrà comunicata al Dipartimento.
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