Le polemiche sorte a seguito dell’avviso pubblico per il servizio di consulenza del lavoro emanato dall’azienda sanitaria della Provincia di Bari – che individuava come soggetti a cui affidare la consulenza i soli consulenti del lavoro iscritti da almeno cinque anni all’albo – hanno portato alla modifica del detto avviso.
Sul punto si è attivato l’Ordine dei commercialisti di Bari che ha portato l’ASL a rivedere il bando, allargando il novero dei destinatari facendovi rientrare i commercialisti.
Soddisfazione viene espressa dal presidente Cndcec, Massimo Miani: “La disponibilità a rivedere il bando a seguito della segnalazione del nostro Ordine territoriale è un fatto apprezzabile, di cui siamo grati al Direttore generale dell’ASL barese. Va però purtroppo segnalata la frequenza di casi simili, che vedono esclusi i commercialisti da avvisi pubblici per incarichi che rientrano pienamente tra le loro attività professionali. Si tratta di inaccettabili errori probabilmente dovuti a disattenzione e scarsa conoscenza delle norme, sui quali la categoria sarà sempre più vigile”.
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