Banche e Poste italiane non sono pronte all’acconto del 10% sui bonifici delle ristrutturazioni e del risparmio energetico

Pubblicato il 02 luglio 2010

Il primo luglio è scattato l’obbligo, previsto dalla manovra correttiva, per banche e Poste italiane di applicare una ritenuta d’acconto del 10% a titolo di imposta sui bonifici effettuati per pagare lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica, che accedono alla detrazione fiscale del 36% e del 55%.

Anche se il decreto legge n. 78/2010, che ha introdotto il nuovo adempimento, è stato pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” lo scorso 31 maggio 2010, banche e uffici postali non sono risultati pronti alla data di partenza. Molto probabilmente si aspettavano una proroga che, di fatto, non c’è stata. Nella serata del 30 giugno, è arrivato il provvedimento dell’agenzia delle Entrate che ha reso operativo l’acconto.

La conseguenza: una grande confusione. Molti operatori degli istituti bancari non erano a conoscenza della procedura e sono ricorsi al vecchio metodo della compilazione manuale della ritenuta d’acconto. Oppure, i sistemi bancari non hanno riconosciuto il nuovo meccanismo perché non aggiornati e, quindi, le banche non hanno operato la ritenuta. Non molti diversa la situazione negli uffici postali.

I malumori a questo punto sono dilagati. Non solo dagli istituti bancari è emersa la polemica che in assenza di informazioni chiare non si è avuto modo di avviare la comunicazione ufficiale a tutta la rete delle filiali, ma anche da parte di chi la ritenuta la subisce (piccole imprese) vi sono state delle polemiche. Confartigianato, Cna e Casartigiani, hanno diffuso una nota in cui dichiarano di non comprendere “la fretta di far decorrere da oggi l'applicazione di questa misura, visto che essa è contenuta nella manovra economica che il Parlamento deve ancora esaminare e approvare”.

Da parte sua l’Agenzia delle Entrate ha replicato dicendo che non vi è stato alcun emendamento che prevede una proroga per questo adempimento, per cui resta valido il Dl 78/2010, che ne sancisce l’operatività del 1° luglio 2010.

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