A seguito della conclusione, in Parlamento, dell’esame dello schema di decreto attuativo della IV direttiva antiriciclaggio, i Consigli nazionali di avvocati, commercialisti e notai hanno diffuso un comunicato stampa congiunto, datato 11 maggio 2017, in cui manifestano soddisfazione per il lavoro svolto in Commissione.
Questo, dopo aver preso atto dell’accoglimento - sotto forma di condizioni o di osservazioni nei due diversi pareri espressi dalle commissioni riunite Giustizia e Finanze di Camera e Senato - della maggior parte delle osservazioni formulate congiuntamente, in sede di audizione, dalle tre categorie di professionisti.
Nella nota stampa, viene, in particolare, sottolineata la rilevanza delle proposte di modifica concernenti il sistema sanzionatorio antiriciclaggio.
I professionisti, sul punto, condividono pienamente l’esigenza di prevedere che l’applicazione delle sanzioni connesse agli obblighi di adeguata verifica e di conservazione si limiti ai soli casi di violazioni gravi, ripetute o sistematiche ovvero plurime.
Ritenuta apprezzabile anche la proposta di ridurre la sanzione pecuniaria minima in caso di violazione dell’obbligo di segnalazione di operazioni sospette.
Da qui, l’auspicio che il Governo “tenga nella dovuta considerazione tutte le osservazioni formulate”, e ciò al fine di garantire che i modelli e le regole adottate dal Legislatore delegato “siano realmente coerenti con le caratteristiche, le competenze e la formazione dei professionisti, e che integrino i tratti della sostenibilità dei doveri e delle responsabilità”.
Questo – concludono i tre Consigli nel comunicato - attraverso, in particolare, “la riduzione di oneri e costi sostenuti per l’adempimento degli obblighi di due diligence nonché attraverso la rimodulazione dell’impianto sanzionatorio”.
Si segnala che il decreto legislativo di attuazione della citata IV direttiva antiriciclaggio, dovrà essere approvato, in via definitiva, dal Consiglio dei ministri entro il 26 giugno 2017 (termine per il recepimento della direttiva), tenendo conto dei due pareri espressi delle commissioni riunite Giustizia e Finanze dei due rami del Parlamento.
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