Sarà discussa 21 giugno 2022 l’istanza per l’annullamento del provvedimento di approvazione del modello di autodichiarazione sugli aiuti di Stato da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il Tar ha accolto l’istanza di anticipazione della discussione – in origine prevista il 5 luglio – presentata dalle associazioni dei commercialisti Aidc, Anc, Sic, Unagraco, Ungdcec.
Dunque la discussione avverrà prima della scadenza del 30 giugno, stabilita per la presentazione delle autodichiarazioni.
Le associazioni dei commercialisti hanno impugnato, chiedendone l’annullamento, il provvedimento n. 143438 del 27 aprile 2022, con cui l’Agenzia delle Entrate ha definito il contenuto, le modalità e i termini di presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto notorio prevista in attuazione del Decreto ministeriale dell’11 dicembre 2021.
Secondo i ricorrenti, vengono richiesti dati già in possesso dell’Amministrazione finanziaria, in violazione di quanto previsto dallo Statuto del contribuente; inoltre l’Agenzia delle Entrate ha predisposto un modello di autodichiarazione più complesso rispetto alle indicazioni fornite dal Mef, il quale aveva richiesto una dichiarazione sintetica attestante il non superamento dei massimali.
Veniva, poi, chiesto di anticare la trattazione, fissata al 5 luglio, visto che la data per presentare il modello in parola è fissata al 30 giugno.
Con provvedimento del 9 giugno, il Presidente della Sezione Seconda Ter ha accolto, in via del tutto eccezionale, la richiesta di anticipare la discussione avendo ritenute fondate le ragioni a sostegno della domanda.
Le associazioni, nel comunicato stampa diramato il 13 giugno, si augurano che il Tar esprima un parere favorevole sull’annullamento, che porterebbe ad una revisione del modello in questione, ai fini di una sua semplificazione.
Si anticipa, inoltre, che sulla data di scadenza per la presentazione del modello – 30 giugno – dovrebbe essere prevista una proroga, forse in autunno, che sarà decisa probabilmente il 15 giugno in sede di Cdm, su iniziativa del Mef, dove si dovrà approvare il nuovo Dl Semplificazioni.
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