Slitta l’obbligo di deposito telematico degli atti penali introdotto dal Decreto ministeriale del 4 luglio 2023; il Ministro della Giustizia ha infatti firmato il 18 luglio 2023 un decreto, successivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 166 del 18 luglio 2023, che ne fissa la decorrenza, anziché dal 20 luglio 2023 come previsto in origine, dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione dei decreti previsti ai commi 1 e 3 dell'art. 87 del D.Lgs. n. 150/2022.
Il Ministro ha perciò accolto le istanze, avanzate da più parti, di rinvio della riforma del processo penale telematico.
Erano state infatti soprattutto le Camere penali a sollevare dubbi circa l’opportunità di rendere operativa la riforma senza avere la possibilità di testare l’effettiva funzionalità tecnica del portale; al tempo stesso, appare anche necessaria la formazione di avvocati, magistrati e personale di cancelleria in modo tale da snellire l’attività processuale ed assicurare al tempo stesso il pieno esercizio del diritto di difesa in tempi e modi ragionevoli.
Due sono gli emanandi decreti attuativi.
Il primo (art. 87, comma 1, D.Lgs. n. 150/2022) di spettanza del Ministro della giustizia e da adottare entro il 31 dicembre 2023, definirà le regole tecniche riguardanti il deposito, la comunicazione e la notificazione con modalità telematiche degli atti del procedimento penale, assicurandone la conformità al principio di idoneità del mezzo e a quello della certezza del compimento dell'atto.
Il secondo (art. 87, comma 3, D.Lgs. n. 150/2022), da adottarsi entro la medesima data, individuerà invece gli uffici giudiziari e le tipologie di atti per cui possano essere adottate anche modalità non telematiche di deposito.
In attesa dei decreti attuativi, verosimilmente perciò per tutto il 2023, negli uffici indicati dal D.M. del 4 luglio 2023 è possibile in via sperimentale il deposito degli atti anche mediante il portale del processo penale telematico con le modalità individuate con provvedimento del direttore generale dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia (per il quale si rinvia all’articolo “Portale dei servizi telematici: specifiche tecniche per il deposito degli atti penali”).
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