Assolti per l'omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, con sentenza della Corte di Cassazione n. 36080 resa pubblica il 7 settembre 2015.
Ad escludere la partecipazione materiale dei due imputati al delitto – secondo la Cassazione – è l'assoluta mancanza delle loro tracce biologiche sul corpo della vittima e nel luogo dell'omicidio, dove sono state reperite esclusivamente tracce riferibili all'ivoriano Guede, già condannato a trent'anni a seguito di rito abbreviato.
Non ci sono andati leggeri i giudici di legittimità, laddove hanno evidenziato uno scenario probatorio del tutto "contraddittorio" e "tutt'altro che contrassegnato da evidenze oltre il ragionevole dubbio". E ciò, anche per le "leggerezze" e le "colpevoli omissioni"nelle attività di indagine.
In proposito, si riportano all'attenzione le modalità di reperimento e conservazione di due oggetti di estrema importanza investigativa, come il coltello da cucina ed il gancetto del reggiseno della vittima; modalità per le quali gli ermellini non hanno esitato a parlare di "caduta di stile" per gli inquirenti.
E se non sono state trovate tracce di Raffaele ed Amanda né nella felpa né nella maglietta sottostante della vittima al momento dell'aggressione (come senz'altro sarebbe avvenuto in caso di loro partecipazione al delitto), il giudice del rinvio – sottolinea ancora la Corte Suprema – non avrebbe dovuto pronunciare sentenza di condanna nei confronti degli imputati, bensì di assoluzione.
La scarsa affidabilità del quadro indiziario fa dunque scattare, questa volta, l'annullamento senza rinvio della pronuncia impugnata.
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