In occasione dell’Assemblea nazionale dell’Unione nazionale camere civili (UNCC), che si è svolta a Firenze dal 28 al 20 ottobre 2016, è stato affrontato un tema molto importante ma spesso sottovalutato: l’ingresso di conoscenze esperte in ambito processuale. Tema, purtroppo, giunto spesso agli onori delle cronache per episodi di malaffare.
E’ emerso di tutta evidenza, dunque, il ruolo di quei soggetti che, pur diversi dal classici protagonisti del processo, vi entrano per esprimere le loro valutazioni; che siano periti, consulenti, ausiliari, curatori, commissari o liquidatori.
Di assoluta importanza – sottolinea l’Unione – è l’obbligo di tali soggetti, di mantenere la massima trasparenza. Ed in tal senso si è mosso il Csm, che mediante l’introduzione delle Linee guida del Consiglio per l’assegnazione degli incarichi nelle esecuzioni immobiliari, ha fissato un tetto massimo del 10% degli incarichi che non può essere superato per ciascun professionista.
Ampio il consenso, inoltre, per la pubblicità che dovrà essere data ai criteri di assegnazione all’interno di ciascun ufficio giudiziario, nonché per la rotazione degli incarichi.
Ma senza dubbio fondamentale è il ruolo svolto in proposito dai singoli Ordini professionali, sia per la selezione dei professionisti effettivamente migliori, sia la loro preparazione e formazione anche in ambito giuridico.
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