2.280.705 domande di assegno unico universale per un totale di 3.801.040 figli. Sono gli ultimi dati ufficiali dell'INPS resi noti lo scorso 21 febbraio.
Le famiglie si stanno accostando al nuovo beneficio economico che verrà attribuito direttamente dall'INPS, su domanda, ed erogato su base mensile a decorrere dal 1° marzo 2022.
In questa fase di prima applicazione, è utile però prestare molta attenzione alle nuove scadenze. La prima (e ravvicinata) scadenza nel calendario dell'AUU è rappresentata dalla data del 28 febbraio, termine ultimo entro il quale i nuclei familiari interessati a fruire del beneficio già a marzo devono attivarsi per fare domanda.
Ma andiamo con ordine e vediamo cosa fare per ricevere l'AUU.
L'assegno unico e universale per i figli a carico è un beneficio economico attribuito, su domanda e su base mensile, per il periodo compreso tra il mese di marzo di ciascun anno e il mese di febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo definita dall'ISEE o, in assenza di ISEE, sulla base dei dati autodichiarati nel modello di domanda.
L’assegno unico è universale in quanto spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza).
L’assegno è erogato a partire dal prossimo mese di marzo direttamente dall’INPS e non più in busta paga o con la pensione per il nucleo familiare.
Il beneficio spetta per ogni figlio minorenne a carico e per ciascun figlio maggiorenne a carico fino al compimento del ventunesimo anno di età in presenza di determinate condizioni. Limiti di età e condizioni non operanti in caso di disabilità del figlio a carico.
La domanda deve essere presentata da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale una volta sola per tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con possibilità di aggiungere ulteriori figli in ipotesi di nuove nascite in corso d’anno.
I figli maggiorenni possono presentare la domanda di assegno unico e universale in sostituzione dei loro genitori ovvero direttamente in ipotesi di figli orfani di entrambi i genitori, richiedendo la corresponsione diretta della quota di assegno spettante, maggiorata se disabili.
La domanda di AUU non va presentata per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza. Per i percettori di Reddito di cittadinanza infatti l’Assegno unico è riconosciuto d’ufficio su carta RdC.
Le istruzioni operative finora emanate dall'INPS sono contenute nel messaggio n. 4748 del 31 dicembre 2021 e nella circolare n. 23 del 9 febbraio 2022, ai quali si aggiungono i chiarimenti via via forniti dall'Istituto con FAQ e comunicati stampa.
Ma veniamo alle scadenze. Il 28 febbraio segna una prima data importante nel calendario dell'assegno unico universale. Infatti solo coloro che presentano la domanda entro tale data possono ricevere l’assegno già a partire dalla seconda metà del mese di marzo. A ricordarlo è l'INPS con comunicato stampa del 21 febbraio 2022 e un post sulla pagina facebook dell'Istituto.
Invece, i nuclei familiari che invieranno la domanda:
⦁ dal 1° marzo al 30 giugno, riceveranno gli arretrati dal mese di marzo (la prestazione verrà conguagliata e spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo);
⦁ dal 1° luglio, non riceveranno gli arretrati e la prestazione decorrerà dal mese successivo a quello della domanda stessa.
In tutti i casi, l’INPS provvede al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.
Scadenza |
Decorrenza AUU |
28 febbraio |
Assegno unico universale erogato dalla seconda metà del mese di marzo |
30 giugno |
Arretrati a partire dal mese di marzo |
1° luglio
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Assegno unico universale dal mese successivo a quello di presentazione
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La domanda può essere presentata sul sito internet dell'INPS, con SPID, Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In alternativa è possibile rivolgersi al Contact Center Integrato, o agli enti di patronato.
L’assegno viene erogato dall’INPS attraverso le seguenti modalità:
L'IBAN deve risultare intestato/cointestato al beneficiario della prestazione medesima, fatta salva l’ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace, nel quale caso lo strumento di riscossione può essere intestato/cointestato al tutore, oltre che al genitore medesimo.
Attenzione. L'INPS ha fatto presente che in caso di discordanze, per evitare il blocco del pagamento, i cittadini che abbiano già presentato domanda di Assegno Unico possono modificare l’IBAN direttamente accedendo alla domanda già inoltrata .
Da ultimo si ricorda che, dal 1° marzo 2022, le detrazioni per i figli a carico spetteranno esclusivamente per i figli di età pari o superiore a 21 anni. Le attuali detrazioni fiscali si applicano infatti fino al 28 febbraio 2022.
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