Corsa contro il tempo per correggere gli ISEE difformi. Dalle mensilità di novembre 2023 l’INPS erogherà l’assegno unico e universale nell’importo minimo previsto per legge in presenza di attestazioni ISEE recanti omissioni/difformità.
Vediamo allora cosa fare per continuare a godere dell’AUU in misura piena.
In premessa va ricordato che l’importo mensile dell’Assegno unico e universale è determinato sulla base dell’ISEE del nucleo familiare beneficiario della prestazione.
NOTA BENE: In presenza di figli minorenni l’INPS tiene conto dell’ISEE minorenni e dell’ISEE minorenni corrente; in presenza di figli maggiorenni dell’ISEE ordinario e dell’ISEE ordinario corrente.
Cosa succede se l’ISEE reca omissioni o difformità sui dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali dichiarati? L’INPS è comunque tenuto ad istruire e liquidare l’AUU sulla base dell’ISEE difforme, fatta salva la richiesta di successiva regolarizzazione.
L’utente può regolarizzare la situazione in una delle seguenti modalità:
Tre strade per la regolarizzazione |
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Opzione 1 Presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva di difformità |
Opzione 2 Esclusivamente se il CAF intermediario ha commesso un errore materiale, rivolgersi allo stesso per ottenere la rettifica retroattiva della DSU trasmessa in precedenza |
Opzione 3 Sanare la situazione presentando alla Struttura INPS competente per territorio la documentazione idonea a dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE, relativamente al componente del nucleo familiare cui sono riferite le omissioni/difformità esposte nella tabella di dettaglio dell’attestazione. Per la documentazione giustificativa da presentare si veda Assegno unico e universale: stretta dell’INPS su ISEE difforme
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L’INPS sta procedendo a comunicare, con PEC/SMS/e-mail, in base ai contatti presenti nell’archivio unico, la presenza dell’omissione e/o difformità dell’ISEE ai percettori dell’Assegno unico e universale invitandoli a regolarizzare in una delle modalità sopra indicate.
L’Istituto, rilevata la mancata regolarizzazione dell’ISEE difforme, a partire dalla competenza di novembre 2023, erogherà l’AUU negli importi minimi (messaggio n. 2913 del’8 agosto 2023 che modifica il messaggio n. 2856 del 1° agosto 2023).
Va da ultimo segnalato che chi non regolarizzerà entro la fine di ottobre 2023, avrà però un’altra chance.
In caso di presentazione di una nuova DSU priva di difformità entro il 31 dicembre (termine di validità della DSU) ovvero di successiva presentazione di documentazione probante la regolarità dell’ISEE validata, avrà diritto a ricevere dall’INPS le integrazioni all’assegno unico e universale eventualmente spettanti con riguardo alle mensilità erogate al minimo sulla base del precedente ISEE recante omissioni/difformità.
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