Arresto Ue valido se il Dna di prova si trova all'estero
Pubblicato il 28 agosto 2008
E' stata depositata ieri una sentenza della Corte di Cassazione, la n. 34294, con la quale è stato dato il via libera all'esecuzione di un mandato di arresto europeo, nei confronti di un cittadino italiano, eseguito sulla base dei dati di Dna contenuti in una banca dati estera. Con la pronuncia, è stato sottolineato come i risultati dell'esame possano essere acquisiti come prova nell'ambito di attività di cooperazione di polizia giudiziaria e come l'acquisizione di reperti per l'esame del Dna non violi diritti fondamentali e non integri un divieto di consegna di un cittadino a uno Stato estero. Inoltre, anche in mancanza, nel nostro ordinamento, di una norma che disciplini i casi e le modalità dei prelievi ematici coattivi, non deve escludersi la possibilità del prelievo di altri reperti biologici con modalità non invasive e non lesive dell'integrità personale.