APE sociale: incumulabilità con i redditi di lavoro estesa a tutti

Pubblicato il 21 febbraio 2024

È un 2024 nero per le pensioni. Se non fossero bastati i chiari segnali della legge di Bilancio 2024, a ricordarcelo ora è l’INPS, con la circolare n. 35 del 20 febbraio 2024, condivisa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Con la circolare in parola si chiarisce, in particolare, che l’incumulabilità dell’APE sociale con i redditi di lavoro si applica a tutti coloro che certificano il diritto nel 2024, ivi compresi i soggetti che abbiano eventualmente maturato il diritto negli anni precedenti.

E le novità non si fermano qui.

Come funziona la nuova APE sociale? A chi spetta e come fare domanda nel 2024?

Proroga dell’APE sociale per il 2024

La legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 136, legge 30 dicembre 2023, n. 213) ha prorogato l’APE sociale fino al 31 dicembre 2024 per i soggetti (disoccupati, caregivers, disabili, addetti a professioni gravose) che si trovano nelle condizioni previste dalla legge di Stabilità 2017 (articolo 1, comma 179, legge 11 dicembre 2016, n. 232), innalzando al compimento dei 63 anni e 5 mesi al 31 dicembre 2024 il requisito anagrafico richiesto per accedervi.

Per un quadro generale su condizioni e requisiti per il 2024APE sociale 2024: quando e chi può presentare la domanda

Inoltre, la stessa legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 137) modifica il previgente regime di cumulabilità parziale con i redditi di lavoro.

Le risorse finanziarie stanziate sono incrementate di 85 milioni di euro per l’anno 2024, di 168 milioni di euro per l’anno 2025, di 127 milioni di euro per l’anno 2026, di 67 milioni di euro per l’anno 2027 e di 24 milioni di euro per l’anno 2028.

Certificazioni con nuovo requisito anagrafico

L’INPS e il Ministero del lavoro, con la circolare n. 35 del 20 febbraio 2024, chiariscono che, relativamente alle certificazioni del diritto al riconoscimento dell’APE sociale presentate dal 1° gennaio 2024, si verificherà, in aggiunta alla presenza degli altri requisiti (articolo 1, comma 179, lettere a), b), c) e d), legge n. 232 del 2016), il possesso, al momento della domanda (o entro il 31 dicembre 2024) di un’età anagrafica pari ad almeno 63 anni e 5 mesi.

Il nuovo requisito anagrafico si applica, avverte l’INPS, anche nei confronti di coloro che hanno perfezionato i requisiti per l’accesso al beneficio negli anni precedenti e non hanno presentato la domanda di certificazione del diritto.

Ma non solo. Penalizzati dall’incremento dell’età anagrafica sono anche i soggetti che, seppure già in possesso della certificazione e beneficiari dell’indennità, ripresentano domanda nell’anno 2024 perché decaduti dal beneficio, come nel caso, ad esempio, si superamento dei limiti reddituali annuali.

I soggetti in possesso del provvedimento di certificazione invece possono presentare domanda di accesso all’APE sociale anche successivamente al nuovo termine di scadenza della sperimentazione (31 dicembre 2024).

Invariati il requisito contributivo e le condizioni di accesso

Non cambiano, per il 2024, il requisito contributivo e le condizioni per l’accesso all’APE sociale, per le quali restano valide le disposizioni di legge previgenti (articolo 1, commi da 179 a 186, legge n. 232 del 2016, come modificate, da ultimo, dall’articolo 1, commi 288 e 289, della legge 29 dicembre 2022, n. 197; articolo 1, comma 92, legge 30 dicembre 2021, n. 234, per le professioni gravose e categorie di lavoratori gravosi che beneficiano del requisito contributivo ridotto a 32 anni).

Confermata anche l’ulteriore riduzione del requisito contributivo pari ad un anno per ogni figlio, nel limite massimo 2 anni, per le lavoratrici madri.

Per quanto non modificato l’INPS rinvia alle precedenti istruzioni (circolari n. 100 del 16 giugno 2017, n. 34 del 23 febbraio 2018 e n. 62 del 25 maggio 2022 nonché a tutti i messaggi pubblicati in materia).

Incumulabilità con i redditi di lavoro

Ma veniamo ora ad un’altra rilevante novità della legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 137).

Si prevede infatti un nuovo regime di incumulabilità con i redditi di lavoro per i soggetti il cui accesso al beneficio è certificato nel 2024.

Coloro, invece, che hanno ricevuto la certificazione per l’accesso al beneficio in anni precedenti potranno continuare ad applicare il regime di incumulabilità previgente (articolo 1, comma 183, legge n. 232 del 2016).

Certificazione a due vie per il 2024

Certificazione ottenuta nel 2024

APE sociale non cumulabile con i redditi di lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5.000 euro lordi annui

Certificazione ottenuta negli anni precedenti

APE sociale compatibile con la percezione dei redditi da lavoro dipendente o parasubordinato nel limite di 8.000 euro annui e dei redditi derivanti da attività di lavoro autonomo nel limite di 4.800 euro annui

 

Chi beneficia dell’APE sociale con beneficio certificato nel 2024 decade dall’indennità:

e fino alla data di compimento dell’età per la pensione di vecchiaia (articolo 24, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214).

L’INPS, con la circolare n. 35 del 20 febbraio 2024, fa presente per lavoratore autonomo occasionale (articolo 2222 codice civile) si intende “colui il quale si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio, senza vincolo di subordinazione e senza alcun coordinamento con il committente; l’esercizio dell’attività, peraltro, deve essere del tutto occasionale, senza i requisiti dell’abitualità e della professionalità (circolare n. 9 del 22 gennaio 2004)”.

La verifica del superamento del limite reddituale per il lavoro autonomo occasionale è effettuata considerando il reddito annuo derivante dallo svolgimento di lavoro autonomo occasionale percepito nel periodo di godimento dell’APE sociale, compreso, pertanto, quello riconducibile all’attività svolta nei mesi dell’anno precedenti la decorrenza dell’indennità e/o successivi al compimento dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia.

NOTA BENE: I limiti reddituali sono considerati al lordo delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dal lavoratore.

I beneficiari dell’APE sociale devono comunicare all’INPS, entro 5 giorni dal verificarsi dell’evento, la ripresa dell’attività di lavoro dipendente o autonomo o di avvenuto superamento del limite reddituale di 5.000 euro lordi annui per il lavoro autonomo occasionale.

Decorso tale termine, l’INPS oltre a recuperare l’indebito applicherà gli interessi legali.

ATTENZIONE: La verifica è effettuata autonomamente anche dall’INPS consultando le banche dati disponibili e in sinergia con l’Agenzia delle Entrate.

Calendario delle domande

Non cambiano i termini:

L’INPS raccomanda, per non perdere ratei di trattamento, di presentare contestualmente anche la domanda di APE sociale se, al momento della domanda di certificazione, si è in possesso di tutti i requisiti.

Le domande di riconoscimento delle condizioni per l'accesso all'APE Sociale e di accesso al beneficio vanno presentate in modalità telematica utilizzando i consueti canali istituzionali.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Terziario Confesercenti. Accordo integrativo

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy