La Commissione antiriciclaggio del Consiglio nazionale forense ha messo a punto delle linee guida contenenti indicazioni e prime risposte in merito agli adempimenti prescritti dal Decreto legislativo n. 231/2007 e successive modifiche ed integrazioni.
I chiarimenti sugli adempimenti antiriciclaggio per gli avvocati sono resi in forma di FAQ e sono accompagnati, in allegato, anche da uno schema di registro cartaceo, uno schema di informativa al cliente ed un modello di valutazione del rischio.
Tra le indicazioni, viene specificato quali siano le disposizioni antiriciclaggio che si applicano agli avvocati, quali le principali fonti normative, quali i particolari obblighi a carico dei legali.
Viene così illustrato come, in estrema sintesi, spettino agli avvocati gli obblighi:
E’ inoltre precisato che tali obblighi non riguardano le prestazioni eseguite in ambito giudiziale, nelle attività di recupero crediti, relativamente alle cause di separazione o divorzio.
Nella premessa alle FAQ viene, inoltre, segnalato come, in vista del recepimento, entro il 26 giugno 2017, della Quarta direttiva antiriciclaggio, sia probabile una modifica del Decreto legislativo 231 che, seppure non determinerà una riforma complessiva della Legge attuale, “introdurrà ulteriori rigidità nella gestione degli adempimenti a carico degli avvocati”.
Il Vademecum è stato trasmesso ai presidenti dei Consigli dell’Ordine degli avvocati con circolare n. 8-C-2016 del 1° dicembre 2016.
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