Seppur in ritardo, dal 23 gennaio 2024 è stata aperta la piattaforma Ecobonus per prenotare i contributi per l'acquisto di veicoli non inquinanti, acquistati nel 2024.
In tale ambito è stato detto che, nelle more della pubblicazione del nuovo DPCM di ripartizione delle risorse e rimodulazione degli incentivi, gli importi dei contributi, i requisiti per il loro riconoscimento e gli stanziamenti delle risorse sono quelli di cui al DPCM 6 aprile 2022 e all'art. 1, comma 691, della L. 178/2020.
Il 1° febbraio il Ministro Urso delle Imprese e del Made in Italy, comunica di aver tenuto un incontro del Tavolo Automotive, dove sono stati resi noti i contenuti del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti (Ecobonus), che comprende anche l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in ambito domestico.
Sui tempi di pubblicazione del provvedimento nulla è stato detto, ma si pensa ad un’uscita per i primi di marzo.
Secondo le dichiarazioni del Ministro Urso, per il 2024 sono state stanziate risorse per 950 milioni di euro a favore dell’Ecobonus, al fine di svecchiare il parco auto italiano. Così le ripartizioni:
Dei 793 milioni per le auto,
Nel 2024, per la rottamazione di un veicolo fino a Euro 2 viene innalzato il contributo massimo ottenibile che passa da 5.000 a 13.750 euro, se si acquista un veicolo elettrico e si possiede un ISEE inferiore a 30.000 euro.
NOTA BENE: Il nuovo Dpcm sostiene anche l'acquisto di un’auto usata, stabilendo uno sconto di 2.000 euro, per modelli di categoria M1 e omologati Euro 6, con valore non superiore a 25.000 euro.
Il bonus per le colonnine di ricarica, invece, prevede uno sconto fino all'80% sul prezzo di acquisto e installazione per un massimo di 1.500 euro per i privati e 8.000 euro per i condomini.
Le parole del Ministro Urso: “Questo nuovo Piano degli incentivi per il settore automotive poggia su tre pilastri: lo svecchiamento del parco auto italiano, uno dei più vecchi in Europa; il sostegno alla domanda delle persone con redditi più bassi; il rilancio della produzione di veicoli in Italia”.
Per avvalersi del nuovo Piano per l’Automotive non resta che attendere l’arrivo ufficiale del nuovo decreto.
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