Anche se richiama un marchio noto il sito non va sequestrato
Pubblicato il 28 dicembre 2011
Il Tribunale di Padova, con
ordinanza del 4 novembre 2011, ha annullato il provvedimento con cui il Gip aveva disposto il sequestro preventivo tramite oscuramento di diversi siti internet
richiamanti in qualche modo il marchio "
moncler" al fine di inibirne l'accesso e la consultazione da parte degli utenti della rete internet a mezzo di provider nazionali.
Per il giudice di merito, l'attivazione di un sito con nome a dominio evocante il nome di marchi registrati non è, di per sé sola, condotta denotante il
fumus boni iuris dei reati di cui agli articoli 474, 517 e 648 del Codice penale contestati.
Ed infatti, lo sviluppo delle indagini portate a conoscenza del Tribunale – si legge nel testo della decisione – non consentiva, nella specie, di ricondurre la commercializzazione di eventuali prodotti contraffatti ai siti per i quali era stato ordinato alle società di Internet Provider italiane di inibire l'accesso agli utenti.
Ne conseguiva
“l'esorbitanza del provvedimento impugnato” rispetto alla concreta acquisizione di elementi “
fanali” che consentano di evidenziare, chiaramente, acclarate condotte di contraffazione di capi con marchi "
moncler".