Analisi della Fondazione studi sui sistemi giuridici delle Stp in Europa
Pubblicato il 01 agosto 2012
Ha come oggetto un'analisi sull'esercizio della professione in forma societaria nell'ambito europeo, il lavoro della Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, sfociato nella
circolare n. 15 del 31 luglio 2012.
Il riferimento è alla società tra Professionisti (STP), figura già presente nel nostro ordinamento dal 2001, ma che solo con la legge di stabilità 2012 (legge
12 novembre 2011, n. 183) ha avuto più slancio operativo. Il provvedimento prevede, all’art. 10, la possibilità dell'esercizio in forma societaria di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico, utilizzando i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile (società semplice, in nome collettivo, in accomandita semplice, a responsabilità limitata, per azioni, in accomandita per azioni, cooperativa).
Anche nel contesto europeo esiste un ampio ed articolato concetto di esercizio della professione in forma societaria, pur riscontrando che, rispetto all'ordinamento nostrano, vi è un orientamento a limitare le modalità di partecipazione da parte dei soci non professionisti. In Italia, invece, può partecipare alla Stp anche il socio di capitale non professionista.
La Fondazione studi effettua un excursus dei principali sistemi giuridici comunitari che si occupano della materia.