La legge di Bilancio 2022 interviene in maniera rilevante sul decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, modificando le regole di computo dei lavoratori, i requisiti minimi di anzianità lavorativa e prevedendo, a decorrere dal 1° gennaio 2022, un unico tetto per il calcolo del trattamento di integrazione salariale spettante. Le novità più importanti, però, riguardano l’estensione della platea dei beneficiari e, conseguentemente, dei soggetti obbligati al versamento del relativo contributo previdenziale, sicché tutte le imprese con almeno 15 dipendenti nel semestre precedente saranno assoggettate alla normativa in materia di cassa integrazione salariale straordinaria. Altresì, viene prevista l’estensione del FIS a tutte le imprese con almeno un lavoratore dipendente.
Entrambe le aliquote di finanziamento sopracitate beneficeranno, per il solo anno 2022, dell’abbattimento di alcuni punti percentuali variabili in considerazione della dimensione aziendale o del settore produttivo.
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