Alla Consulta la decisione sulla pena per chi istiga il consulente del pm al compimento di una falsa perizia
Pubblicato il 24 ottobre 2013
Le Sezioni unite penali di Cassazione, con
ordinanza n. 43384 depositata il 23 ottobre 2013, hanno affermato la rilevanza e la non manifesta infondatezza della questione di costituzionalità dell'articolo 322, comma secondo, del Codice penale in materia di istigazione alla corruzione, con riferimento all'articolo 3 della Costituzione.
In particolare, rispetto alla disposizione citata è stato rilevato un contrasto con la Carta costituzionale nella parte in cui per l'offerta o la promessa di denaro o altra utilità al consulente tecnico del pubblico ministero per il compimento di una falsa consulenza prevede una pena superiore a quella di cui all'articolo 377, comma primo, del Codice penale che punisce l'intralcio alla giustizia, in relazione all'articolo 373 del medesimo codice.
Spetterà ora alla Corte costituzionale decidere sulla questione originariamente sollevata dalla Sesta sezione penale di Cassazione.